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XXXII DISCESA INTERNAZIONALE DEL TEVERE IN CANOA
Tappa conclusiva Castel Giubileo - Roma Ponte Milvio
1 maggio 2011
        
Giunta alla sua XXXII edizione, la "Discesa Internazionale del 
Tevere" si presenta nel 2011 con una novità: diverse Associazioni Sportive hanno 
collaborato dividendosi l'onere dell'organizzazione delle varie tappe. Il Canoa 
Club Città di Castello si è occupato delle prime tre (24, 25 e 26 aprile), l'ASD 
Discesa Internazionale del Tevere di quelle del 27 e del 28, l'ASD Sherwood di 
quelle del 29 e del 30 che hanno condotto la discesa lungo tutto il corso del 
Tevere da Sansepolcro fino alle porte della Capitale. Al Gruppo Canoe Roma è 
stata affidata l'organizzazione della tappa conclusiva del 1° maggio che ha 
portato i canoisti nel cuore di Roma in una giornata veramente particolare: si 
celebrava infatti la beatificazione di Karol Wojtyla, il "Papa canoista" con la 
partecipazione di gigantesche folle di pellegrini e conseguente blocco della 
viabilità che ha reso incerta fino all'ultimo la possibilità di svolgere la 
tappa.
Alla Discesa da Castel Giubileo fino a Ponte Milvio (presso il Dopolavoro ATAC) 
hanno preso parte circa 60 canoisti, più o meno equamente divisi tra chi 
proveniva dalle tappe precedenti e chi si è iscritto solo per questa ultima 
giornata. Oltre ai partecipanti alla DIT hanno contribuito alla riuscita della 
giornata altri 20 "gommonauti" che hanno disceso il tratto urbano dell'Aniene 
organizzati dall'ASD Assex e da Gianni Russo per incontrarsi con noi alla 
confluenza dei due fiumi.
 
Dopo l'appuntamento alle 9:00 a Castel Giubileo, le iscrizioni, l'arrivo da Nazzano dei partecipanti alla tappa precedente, il trasporto delle auto all'arrivo (nel parcheggio del Circolo dell'Areonautica Militare a Ponte Milvio) eccoci pronti per l'imbarco... alle 11:15 siamo finalmente tutti in acqua. A dispetto delle pessime previsioni meteo la giornata è splendida e chi ha percorso le ultime due tappe sotto la pioggia può riempirsi gli occhi con l'azzurro del cielo romano. Pagaiamo tutti insieme - vecchi e nuovi amici - fermandoci di tanto in tanto per raggrupparci. Alle 12:15, dopo circa 5 Km siamo alla confluenza tra il Tevere e l'Aniene. Qui dovremmo incontrarci con chi sta scendendo l'Aniene in gommone ma veniamo a sapere che sono in ritardo bloccati da alcuni tronchi che li costringono a trasbordare. Nell'attesa qualcuno risale un tratto dell'Aniene andandogli incontro ma poi decidiamo di proseguire verso Ponte Milvio. Superato il ponte della Ferrovia Roma-Viterbo percorriamo l'ultima ansa del Tevere e ci raggruppiamo subito prima del viadotto di Corso Francia. Quattrocento metri più avanti si vede Ponte Milvio che ci attende con la sua "rapida", unica difficoltà della giornata, che mette in apprensione alcuni di noi. I più esperti, incaricati dell'assistenza in acqua, prendono posizione e... via! Passiamo tutti indenni, anche i kayakers "marini" meno avvezzi a questo tipo di difficoltà.
Alle 13:30, dopo aver percorso circa 13 Km (compreso il breve tratto di Aniene) sbarchiamo presso i Circolo Dopolavoro ATAC, accolti dal mitico "papà della Discesa" Francesco Bartolozzi: è pronto il pranzo...
Ecco il commento di Giuseppe Spinelli, Presidente del Gruppo 
Canoe Roma, con i ringraziamenti di rito:
"Anche quest’anno la Discesa è terminata e credo che la sfida lanciata e 
raccolta dalle Associazioni sia stata vinta abbondantemente. Lo spirito della 
discesa ha pervaso i partecipanti e fatto superare ogni difficoltà 
organizzativa. 
I passaggi di testimone fra le 4 Associazioni coinvolte sono stati fluidi e non 
traumatici.
La tappa di Roma è stata di grande emozione ed in forse fino all’ultimo sia per 
le incertezze sulla festa all’ATAC che per i paventati blocchi di traffico e di 
navigazione. 
Alla fine ha vinto il Tevere e la tenacia di tutti partecipanti e organizzatori. 
Il sole e il Papa hanno fatto il resto. 
L’iniziativa di Gianni Russo ha ulteriormente arricchito la giornata, portando 
oltre 20 ragazzi dall’Aniene al Tevere e facendo confluire tutto il gruppo all’ATAC. 
A lui ed alla UISP un sincero ringraziamento per l’impegno e la disponibilità 
dimostrata. 
Ci sono sicuramente alcuni aspetti da migliorare e per esempio nell’ultima 
giornata il rapporto con “il cancello” del parcheggio dell’Aeronautica non è 
stato ottimale e quando alcuni ardimentosi trovando chiuso hanno scavalcato il 
cancello si è rischiata la denuncia… ma poi anche la logica militare ha ceduto 
il passo alla buona fede dei partecipanti ed alla festa generale.
Da parte mia un grazie doveroso a tutti i partecipanti ed al meraviglioso gruppo 
di volontari del Gruppo Canoe Roma, ciascuno impegnato a sostegno della 
manifestazione (all’arrivo tutti insieme eravamo quasi 80 !), nonché al 
Presidente dell’ATAC ed ai consiglieri che hanno provveduto ad una festa finale 
degna di nota; menzioni particolari per il decano Bartolozzi e per Marcello 
Bacchi che ha tenuto duro a terra evitando che sparissero tavoli e sedie all’ATAC, 
ed ovviamente per Gianni Russo che ha saputo introdurre una significativa 
variazione sul tema con la discesa dell’Aniene. Vorrei anche ringraziare Carlo 
Bevicini che come di consueto ha organizzato splendidamente i primi tre giorni 
della discesa ed ha “rendicontato” in maniera precisa e puntuale tutti i 
passaggi dei vari iscritti, Andrea Ricci che ha fatto fronte ad un’improvvisa 
defaillance facendosi carico di due giornate di discesa e naturalmente Sergio 
Barbadoro che non solo ha condotto due giorni di discesa sotto l’acqua ma ha 
rifocillato i partecipanti prima durante e dopo ogni tappa. 
Un consiglio a tutti per il prossimo anno: la manifestazione ha XXXII anni e non 
li dimostra, tuttavia per incoraggiare vecchi e nuovi partecipanti credo sia il 
caso di seguire l’esempio di Gianni ed introdurre qualche elemento di novità, 
come esplorazione magari di qualche altro fiume che comunque fa parte dell’ampio 
bacino del Tevere. 
Saluto tutti con una piacevole stanchezza addosso e contento del miglior 
complimento che un partecipante tedesco potesse fare ad un italiano: 
“complimenti è stata un’organizzazione tedesca!”. "
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