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ISOLA DI CAPRAIA
Tre giorni tra mare, terra e cielo
28-29-30 aprile 2018
Eccoci di nuovo all'Isola di Capraia, una delle nostre mete 
predilette. Sarà per la sensazione di "stacco" dal continente (l'isola è a 55 Km 
dalla costa della Toscana e più vicina alla Corsica, distante solo 26 Km, che 
all'Italia e il viaggio in traghetto dura circa tre ore), sarà per lo splendido 
isolamento, fatto sta che ogni volta che passiamo un fine settimana a Capraia 
sembra che la vacanza sia durata molto di più. Venerdì 27 partiamo, come al solito in piccoli gruppi, da Roma per 
ritrovarci a Livorno, da dove parte il traghetto Toremar per l'isola.
Giuseppe, Roberta, Elisa, Francesca, Sergio, Letizia e Maurizio, che possono 
partire da Roma nella mattinata, riescono ad arrivare a Livorno in tempo utile 
per prendere il traghetto delle 15:30 e ad arrivare a Capraia già il venerdì 
sera. Tutti gli altri si ritrovano invece nel tardo pomeriggio nel camping "La 
Pineta" di Calambrone, poco a Nord di Livorno, postazione comoda per poter 
raggiungere il porto Mediceo e prendere il traghetto l'indomani mattina alle 
8:30. E' da segnalare l'inaugurazione del mitico pullmino con carrello prestato 
dai "cugini" del Dragolago che - pilotato professionalmente da da Antonio, ha 
trasportato buona parte delle canoe e dei canoisti. Nel plenilunio quasi estivo 
di venerdì quindi un gruppo di noi cena romanticamente a Capraia mentre gli 
altri passeggiano nelle vie di Livorno.
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			Antonio Angelo  | 
			
Elisa Distefano  | 
			
Fabrizio De Luca  | 
			
Francesca Gastaldi  | 
			
Giovanni Giacobbe  | 
		
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Giuseppe Spinelli  | 
			
Lamberto Bertucci  | 
			
Letizia Vitale  | 
			
Luigi Basilici  | 
			
Maurizio Baiera  | 
		
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			Maurizio Patanè  | 
			
			Milena Montaguti  | 
			
			Paola Scaramozzino  | 
			
			Roberta Bussadori  | 
			
			Rossella Savelli  | 
		
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			Rossella Spano  | 
			
			Sergio Napoleoni  | 
			
			Umberto Susca  | 
			
			Valentino Romano  | 
			Valérie | 
Sabato 28 aprile
Alle 13:00 siamo tutti sulla piccola spiaggia del porto e, alle 13:30, 
ci imbarchiamo per fare il periplo dell'isola (vedere il "box" più avanti per le 
regole di navigazione a Capraia) optando per il giro dell'isola in 
senso orario.
Usciti dal porto navighiamo quindi in direzione Sud e percorriamo la costa 
superando Punta della Fica, Cala dello Zurletto fino alla più pronunciata Punta 
della Civitata. Superata Cala del Ceppo eccoci a Punta del Capo e, 
successivamente, allo Scoglione. Il mare è calmo, la temperatura 
estiva, il cielo azzurro. La visibilità invece non è il massimo e la foschia ci 
permette solo di intuire  la presenza 
dell'Isola d'Elba. Superata Punta del Turco entriamo in uno dei posti più 
insoliti e affascinanti tra tutti quelli in cui abbiamo mai navigato, Cala 
Rossa; la cala è la parte interna dell'antico vulcano dello Zenòbito e il 
contrasto tra le rocce grigie e quelle rosse è qualcosa di spettacolare che ci 
induce a sostare per un po'. Ripreso il cammino superiamo Punta dello Zenòbito 
(il punto più a Sud di Capraia, 8,5 Km dal porto), sovrastata dalla torre 
omonima e ci affacciamo sul versante Ovest dell'isola. Anche qui il mare è piatto e 
percorriamo in tutta calma la costa, che su questo versante è ancora più alta e 
strapiombante. Superiamo Cala del Moreto, ci affacciamo nella Grotta della Foca, 
arriviamo a Punta del Trattoio (12,5 Km dalla partenza). Da qui, tenendoci 
un po' più distanti dalla costa, ci dirigiamo direttamente verso Punta del Fondo 
godendoci la bellezza della parte più selvaggia e solitaria 
dell'isola; alla nostra sinistra riusciamo solo a intravedere a tratti nella 
foschia la pur vicinissima Corsica. Proseguiamo superando lo Scoglio del Reciso, 
Punta della Manza, quindi proseguiamo oltrepassando Punta della Seccatoia e Punta del 
Cavallo, fino a Punta della Teglia (il punto più a Nord dell'isola, 20,0 Km 
dall'imbarco). Superate Cala della Mortola, Punta del Vecchiaione e Punta di 
Porto Vecchio, alle 18:15 eccoci di nuovo al punto di partenza. Abbiamo percorso 
complessivamente 23,0 Km.
Cena nel ristorante del campeggio; dopocena passeggiando al porto.
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			 LA NAVIGAZIONE IN KAYAK ALL'ISOLA DI CAPRAIA 
L'Isola di Capraia fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago 
Toscano, istituito con DPR 22/07/1996. Per quanto riguarda le Aree a mare, 
quelle previste nell'atto istitutivo del Parco - che vietavano la navigazione in 
kayak in un tratto 
di circa 3,5 Km della costa Ovest imponendo di tenersi a una distanza di 1.000 
metri, sono state modificate con
la "nuova zonizzazione a mare dell'Isola di Capraia", approvata con 
delibera di Consiglio regionale 11 luglio 2017, n. 47, entrata in vigore dal 22 
settembre 2017 (G.U. Serie generale n. 222 del 22.09.2017). La nuova definizione 
delle zone a mare è un po' più favorevole al canoista e adesso le zone vietate 
sono due ma sono più ristrette: una di circa 800 metri e l'altra di circa 1.000 
e la distanza da rispettare è di circa 350 m. in una e di circa 800 m. 
nell'altra. Nella "Variante" le due Zone - definite come "MA" - sono indicate 
con le coordinate geografiche e descritte in questo modo: "da Punta delle 
Linguelle alla Baia a Sud di Punta delle Cote" e "dalla Punta a Nord di Cala del 
Vetriolo a Punta del Fondo". Le due zone, almeno al momento, non sono segnalate 
da boe e, a distanza di sei mesi dalla loro definizione, non sono riportate né 
sulle carte nautiche né in alcun modo sulla cartellonistica presente sull'Isola 
che riporta ancora la vecchia "Zona A" da Punta del Trattoio a Punta della 
Manza. Rispetto alla precedente normativa (che vietava la balneazione e la 
navigazione in Zona A ma la consentiva (anche a motore) ai residenti, ai 
proprietari di case sull'Isola e agli operatori economici), quella attuale 
riduce l'ampiezza delle zone vietate ma non prevede eccezioni di alcun tipo. 
 Altra problematica che interessa il canoista è quella relativa alla mancanza di sbarchi intermedi: bisogna quindi essere consapevoli che il giro dell'isola va fatto senza alcuna possibilità di scendere a terra per tutti i circa 24 Km del percorso. L'unico punto di sbarco è a Cala della Mortola, dove c'è una particolare spiaggia "elusiva" (cioè a volte di ciottoli, altre di sabbia, a seconda delle condizioni del mare nei giorni precedenti) ma, per la sua posizione a circa 2 soli Km dalla partenza (o dall'arrivo), è praticamente inutile per "spezzare" il percorso.  | 
		
Domenica 29 
aprile
Oggi niente kayak, si va a piedi. Il fascino di questa isola, più vicina 
alla Corsica che all'Italia, non si esaurisce infatti nella bellezza del suo 
mare e della sua costa ma si completa con il suo entroterra pressoché 
incontaminato e verde di macchia mediterranea. L'isola, sede di una colonia 
penale fino al 1986 e dal 1996 parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago 
Toscano, è un vero paradiso per chi ha voglia di esplorarla camminando lungo la 
fitta rete di sentieri che la percorrono. Gli 
abitanti nel periodo invernale sono poco più di cento e le case sono distribuite 
tra il promontorio ai piedi del Forte di San Giorgio e il porto (uniti 
dall'unica strada asfaltata dell'isola, lunga 800 metri) mentre i restanti 20 
kmq sono disabitati e selvaggi se si eccettuano le costruzioni abbandonate 
dell'ex colonia penale disseminate sulla parte settentrionale di Capraia. In una 
spettacolare giornata finalmente estiva ci incamminiamo quindi per raggiungere, 
dopo essere passati vicino allo Stagnone (unico specchio di acqua dolce di tutto 
l'Arcipelago Toscano), la quota di 420 m. sul livello del mare (e che mare!) di 
Monte delle Penne. Lungo il percorso che in circa due ore e mezza ci porta in 
vetta camminiamo in una macchia mediterranea incontaminata mentre lo sguardo si 
affaccia sui panorami che si aprono all'orizzonte: la foschia di oggi limita 
l'orizzonte ma nelle giornate con l'aria più tersa la costa toscana, l'Isola 
d'Elba, Montecristo, Gorgona, la Corsica sono così vicine che sembra quasi si 
possano toccare allungando un braccio. Sostiamo a lungo in vetta prima di 
affrontare la discesa per un percorso diverso che, attraversando la zona della 
vecchia colonia penale ricca di testimonianze del passato dell'isola, si chiude 
ad anello riportandoci al porto. Durata del percorso 5h30', compresa un'ora di 
sosta in vetta.
Dopo una meritata doccia, passiamo il pomeriggio chi in spiaggia, chi a zonzo per il porto; per cena facciamo il bis nel ristorante del campeggio.
Lunedì 30 aprile
Anche oggi la giornata è splendida, a dispetto del meteo che nei giorni 
precedenti alla nostra uscita a Capraia prevedeva temporali, burrasca e 
nubifragi. Il traghetto però oggi parte per Livorno alle 12:45 e non c'è tempo 
per fare nuovamente il giro dell'Isola in kayak. La mattinata se ne va via quasi 
tutta tra smontaggio delle tende e carico delle canoe sul carrello. Resta il 
tempo per un giro in paese prima di imbarcarci. 
Alle 15:30 l'arrivo a Livorno, i saluti, il rientro 
a Roma.
Link utili:
Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano
DPR 22-07-1996 Istitutivo del Parco Nazionale 
dell'Arcipelago Toscano (PDF)
Variante al piano del Parco 22/09/2017
Le regole a mare
Tabella riassuntiva regole
Toremar Traghetti
Camping "Le Sughere" - Capraia