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"STROMBOLINESIANA"
Salina - Vulcano - 
Lipari - Panarea - Stromboli
31 agosto - 6 settembre 2003

Dopo un lungo e 
accurato periodo di preparazione (atletica ma soprattutto organizzativa) eccoci 
giunti all'appuntamento più impegnativo della stagione, la "Strombolinesiana": 
sette giorni di navigazione e di campeggio nautico nell'arcipelago delle Eolie 
che ci porteranno da Salina a Stromboli passando per Vulcano, Lipari e Panarea.
I componenti del team di Canoa Polinesiana del Gruppo Canoe Roma sono presenti 
in massa, tanto da rendere insufficienti i posti barca sulle nostre due OC4 e da 
costringerci ad utilizzare anche i kayak: siamo infatti in 14...
Qui di seguito, attraverso il "diario" tenuto giorno per giorno da Antonello, potrete seguire il racconto di questa affascinante avventura...
Venerdì 29 Agosto
Partiamo da Roma alle ore 15:30 da posti diversi per poi compattarci 
tutti insieme all’area di servizio “Casilina” sull’autostrada A2. 
Antonello,Betty,Chicca 2 e Piero (OC4 TiriTiriDillì) con Sergio e Barbara (2 
Kayak) partono dallo stabilimento Nuova Pineta di Ostia,Gianni e Maurizio (2 
Kayak) con Daniele (OC4 Tulku) da Roma, Duilio e Francesca (2 Kayak) da 
Monteporzio.
Arrivati al porto di Napoli, imbarchiamo le canoe sul traghetto e lasciamo le 
nostre auto in un vicino parcheggio.
La nave parte alle 21:00: ammiriamo il paesaggio di notte mentre il traghetto 
passa tra l’isola di Capri e la Penisola Sorrentina (Punta Campanella, la Baia 
di Ieranto e Marina del Cantone) ... Ah vecchi ricordi! 
Sabato 30 
Agosto - (Trasferimento da Rinella a Lingua - 4,5 Km)
Arriviamo a Stromboli alle 05:30 e ci godiamo il resto del viaggio sul ponte 
della nave fino all'arrivo a Salina alle 8:30. Poiché il porto di Santa Marina 
Salina è in rifacimento (possono attraccare solo gli aliscafi) il traghetto ci 
fa sbarcare al porto di Rinella che si trova nella parte sud dell’isola.
Facciamo colazione e passiamo tutta la mattina tra un tuffo e l’altro nel 
preparare le canoe e i kayak. Dopo aver fatto le provviste necessarie e riempito 
le nostre taniche d’acqua mettiamo in mare le canoe per dirigerci presso la 
località di Lingua dove pernotteremo.
Rinella - Lingua - 4,5 Km
Condizioni
Cielo: Sereno
Mare: Calmo fino a Punta della Gottazza - Leggermente Mosso da Punta della Gottazza a Punta Lingua - Quasi Calmo da Punta Lingua alla spiaggia
Vento: Brezza leggera da Nord-Est
Gli equipaggi sono:
Gianni, Maurizio, Duilio, Francesca, Sergio, Barbara con i Kayak
Daniele, Chicca 2, “vuoto”, Antonello (nell’ordine 1,2,3,4) su Tulku
Piero, “vuoto”, “vuoto”, Betty ( = ) su TiriTiriDillì
Raggiunta la piccola spiaggia di Lingua, appena sbarcati ci 
concediamo una sosta per il pranzo.
Visitiamo il piccolo agglomerato di Lingua e ci deliziamo con delle strepitose 
granite al bar “da Alfredo”. Nel tardo pomeriggio ci incamminiamo (Antonello, 
Betty, Chicca 2, Gianni, Maurizio e Piero) verso Santa Marina Salina per 
accogliere gli ultimi 3 canoisti (Giulio, Marco e Meri) che arriveranno con 
l’aliscafo da Napoli verso le 19:35. Abbracciamo i nostri amici alle 20:30 
poiché l’aliscafo portava un’ora di ritardo.
Tornati a Lingua andiamo tutti a cena fuori in un ristorante del posto. Di 
seguito montiamo le tende sulla spiaggia ed andiamo a dormire.
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     Maurizio, Antonello e Gianni lungo la strada tra Lingua e Santa Marina Salina  | 
    
     Panorama di Salina con Lipari sullo sfondo  | 
    
Domenica 31 Agosto - (Giro di 
Salina - 22 Km)
Oggi cominciamo la prima tappa della Strombolinesiana, gli equipaggi saranno gli 
stessi per tutto il Tour salvo diverse indicazioni.
Giro di Salina - 22 Km
Condizioni
Cielo: Velato fino a Punta Fontanelle (1.5 Km dopo Malfa) poi sereno
Mare: Calmo
Vento: Assente
Gli equipaggi sono:
Gianni, Barbara, Duilio, Francesca, Maurizio e Sergio con i kayak
OC4 Tulku: Giulio, Daniele, Chicca 2 e Meri
OC4 TiriTiriDillì: Antonello, Marco, Piero e Betty
Partiamo da Lingua per il giro di Salina in senso antiorario.
L’isola è formata da due montagne (monte Fossa delle Felci 962 metri punta 
massima dell’arcipelago e monte dei Porri 860 metri) molto simili tra loro, da 
cui il suo antico nome Didyme, che significa Gemelli.
Dopo aver passato Punta di Perciato con il bellissimo arco naturale, ci fermiamo 
per il pranzo sulla piccola spiaggia di Pollara (nota poiché Massimo Troisi vi 
girò parte del suo ultimo film “Il Postino”) dove un’ordinanza vieta sia la 
sosta che il transito per il continuo franare di granelli di roccia.
Ripartiamo per completare il giro dell’isola: il mare nella parte sud, complice 
il sole, è di un azzurro incredibile.
Arriviamo a Lingua dopo aver percorso la distanza di 22 Km.
Decidiamo di andare anche stasera a cena fuori, mangiamo delle gustose insalate 
locali servite sopra una forma di pane abbrustolito.
Dopo cena una passeggiata al faro di Punta Lingua e tutti al letto.
Lunedì 1 Settembre - (Prima parte di Lipari - 22 Km)
Prima parte di Lipari - 22 Km
Condizioni
Cielo: Sereno
Mare: Calmo
Vento: Assente
Dopo 2 giorni lasciamo Salina per andare a Lipari.
Percorriamo la traversata di 5 Km tra le due isole in tutta tranquillità, e 
arrivati a Punta del Legno Nero proseguiamo costeggiando l’isola passando 
davanti il paese di Acqualcalda e lo scoglio dei Monaci.
Superata Punta della Castagna, troviamo la località di Porticello, dove è ancora 
in funzione l’estrazione della pomice ed il mare, dato il fondo sabbioso, assume 
un colore turchese da incanto.
Arriviamo alla spiaggia della Papesca dove abbiamo previsto la pausa pranzo.
Dopo la sosta ripartiamo per raggiungere il paese di Lipari dove faremo una 
sosta di circa un’ora visitando il borgo antico del “Castello”.
Risaliamo di nuovo sulle nostre canoe per percorrere l’ultimo tratto che ci 
resta per la giornata fino alla spiaggia di Vinci dove trascorreremo la notte.
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     Durante la traversata Salina a Lipari  | 
    
     Gianni in prossimità del porto di Lipari  | 
    
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         Le nostre canoe nel porto di basso a Lipari  | 
      
         Si riparte dal porto  | 
    
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     Duilio subito dopo lo scoglio del Monaco (Lipari)  | 
    
     Il tramonto dalla spiaggia di Vinci con lo sfondo dei faraglioni  | 
    
La spiaggia si trova nella parte sud dell’isola di fronte a 
Vulcano in posizione d’assoluto riparo dal mare e dai venti, una lunga corda a 
scopo di transenna fa capire che c’è la possibilità di caduta di massi cosicché 
montiamo le nostre tende in prossimità del mare. Il panorama è bellissimo e 
quando il sole tramonta dietro i faraglioni di Lipari è a dir poco stupendo.
Non è da meno una splendida notte (si vedono le luci della costa siciliana) che 
permette a Giulio di darci un altro saggio della sua conoscenza del sistema 
stellare tra un goccio di Mirto e di Brandy ed un buon sigaro.
Martedì 2 Settembre - (Giro di Vulcano - 26 Km)
Giro di Vulcano - 26 Km
Condizioni fino al Porto di Levante
Cielo: Sereno
Mare: Calmo
Vento: Assente
Condizioni da Punta della Sommosa
Cielo: Sereno
Mare: Leggermente mosso
Vento: Brezza leggera da Nord-Est
Percorriamo il breve tratto di mare fino a Vulcano e 
sbarchiamo al Porto di Ponente per rifornirci d’acqua e viveri.
Ripartiamo per il giro dell’isola, il mare è bellissimo ed il panorama della 
costa si presenta piuttosto pittoresco e selvaggio.
Ci fermiamo per la sosta pranzo a Gelso nella parte sud dell’isola: di fronte a 
noi si presenta in lontananza la costa della Sicilia.
Ripartiti da Gelso percorriamo sotto costa la parte occidentale dell’isola, la 
fisionomia è pressoché la stessa, prima di arrivare al Porto di Levante 
avvistiamo in mezzo al mare una struttura adibita all’allevamento di spigole: 
incuriositi, ci tuffiamo con le maschere per dare una sbirciata.
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     Giulio, Daniele e Chicca lungo il periplo di Vulcano  | 
    
     Duilio,Francesca e Maurizio all'entrata di una grotta  | 
    
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     Antonello, Marco, Piero e Betty  | 
    
     Gianni  | 
    
Sbarcati al Porto di Levante ci concediamo una breve sosta, 
alcuni di noi (Giulio, Marco e Piero) ne approfittano per andare a farsi i 
famosi fanghi nelle pozze adiacenti al porto.
Ripartiamo veloci per raggiungere nuovamente la spiaggia di Vinci dove passeremo 
un’altra notte dopo aver percorso complessivamente 26 Km.
Mercoledì 3 Settembre - (Seconda parte di Lipari - 21 Km)
Seconda parte di Lipari - 21 Km
Condizioni
Cielo: Sereno
Mare: Calmo poi Mosso come da indicazioni sottostanti
Vento: Brezza da Nord-Est
Lasciamo a malincuore la splendida spiaggia di Vinci per 
completare il giro di Lipari, passiamo tra i faraglioni di Pietralunga e Pietra 
Menalda e costeggiamo l’isola facilmente fino all’altezza dello scoglio “la 
Scarpa”, da qui fino a Punta del Legno Nero il mare mosso ed il vento ci 
costringono a cambiare la nostra andatura rilassata per impegnarci un po’ di 
più.
Facciamo la sosta per il pranzo presso un piccolo ristorante al paese di 
Acquacalda e ripartiamo per l’ultimo tratto raggiungendo di nuovo la spiaggia 
della Papesca dove pernotteremo.
Passiamo il resto del pomeriggio visitando il vicino paese di Cannetto dove 
decidiamo di cenare al ristorante “La Calandra”.
Verso il tramonto comincia ad alzarsi un forte vento ed un’enorme nube nera 
copre minacciosa parte dell’isola. Notiamo che gli abitanti del posto rimuovono 
le loro imbarcazioni dall’arenile per collocarle in una posizione più sicura.
Tutto ciò ci preoccupa, chiediamo informazioni per conoscere le previsioni del 
tempo, visto che per l’indomani è prevista la traversata per l’isola di Panarea.
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         Gianni e Maurizio lungo la costa orientale di Lipari  | 
      
         Antonello, Marco, Piero e Betty poco dopo Punta Legno Nero  | 
    
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         Sergio in posa con lo sfondo di Salina  | 
      
         Barbara a Punta Legno Nero  | 
    
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     Foto di gruppo sulla spiaggia della Papesca a Lipari  | 
    
     I Kayak sulla spiaggia della Papesca  | 
    
E’ in arrivo una perturbazione, ci dicono, domani il mare 
sarà almeno forza 4. Ormai è sera, ci dirigiamo verso il ristorante un po’ 
confusi, ma fiduciosi.
Dopo cena si ritorna alla spiaggia, dove montiamo le nostre tende, all’orizzonte 
si notano numerosi lampi, ci addormentiamo con la preoccupazione che la 
traversata possa saltare compromettendo in parte i nostri piani.
Durante la notte arriva la pioggia e siamo costretti a montare i soprateli delle 
tende, ma per fortuna dura poco.
Giovedì 4 Settembre - (Traversata Lipari - Panarea – 18 Km)
Traversata Lipari - Panarea – 18 Km
Condizioni
Cielo: Sereno
Mare: Molto Mosso con onda lunga
Vento: Forte Brezza da Nord, Nord-Est con raffiche nell’ultimo tratto
Ci svegliamo e notiamo che le condizioni sono leggermente 
migliorate, il vento è calato ed il sole risplende.
Salutiamo Barbara e Sergio che prenderanno il traghetto da Lipari per 
raggiungere direttamente Stromboli, li rivedremo venerdì sera.
Mettiamo in acqua le canoe, nonostante lo scetticismo delle persone del luogo, e 
facciamo rotta direttamente verso Panarea senza tenerci sotto costa.
Man mano che avanziamo svanisce in noi quel senso di preoccupazione e pagaiamo 
decisi cavalcando le onde.
Dopo 3 ore e mezza arriviamo a Cala Junco, la stupenda cala a sud di Panarea, ci 
concediamo una breve pausa nella quale ci facciamo immortalare tutti insieme da 
alcuni turisti tedeschi in vacanza con la loro barca a vela.
Raggiungiamo la vicina Cala degli Zimmari dove abbiamo previsto la sosta per la 
notte.
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         Gianni durante la traversata da Lipari a Panarea  | 
      
         Foto di gruppo a Cala Junco dopo l'impegnativa traversata  | 
    
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         Dopo cena sulla spiaggia di Cala degli Zimmari  | 
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Periplo di Panarea - 8 Km (senso antiorario)
Non paghi di quanto fatto, Antonello, Marco, Giulio e 
Maurizio partono per compiere il periplo dell’isola.
Il primo tratto è tranquillo, ma appena doppiata Punta Torrione navighiamo 
contro il mare ed il vento freddo di tramontana. Sfiliamo davanti Drauto, San 
Pietro e Ditella che costituiscono gli unici centri abitati posti sul lato 
occidentale dell’isola.
Arrivati a Punta Palisi il paesaggio cambia radicalmente, la costa diventa alta 
e scoscesa rendendola accessibile solamente via mare, adesso abbiamo l’onda di 
traverso sulla destra... sembra di stare sul “Tagadà”.
Dopo aver ammirato lo splendido scoglio “la Nave” cominciamo a scendere per la 
parte orientale, sopra ed intorno a noi notiamo numerosi falchi che svolazzano 
tranquilli non curandosi della nostra presenza. Cominciano ad avere le onde di 
poppa e Maurizio coglie l’occasione per divertirsi facendoci fare qualche 
surfata.
Siamo già davanti a Cala Junco aggiriamo il promontorio Milazzese e sbarchiamo 
di nuovo a Cala Zimmari dopo aver percorso 8 Km in 55 minuti con la canoa carica 
di tutto!!!
Facciamo un salto in paese per fare provviste e torniamo in spiaggia per la 
cena. La sera è molto più fresca rispetto alle altre e qualcuno decide di 
mettersi la felpa.
Dopo cena come sempre tra un bicchierino di Malvasia e uno di Zibibbo pian piano 
scivoliamo tutti a dormire.
Venerdì 5 Settembre - (Traversata Panarea - Stromboli – 25 Km)
Traversata Panarea - Stromboli – 25 Km
Condizioni
Cielo: Sereno
Mare: Calmo
Vento: Assente
Partiamo per l’ultimo tratto della nostra spedizione, il mare 
è liscio come l’olio, sfioriamo Dattilo, passiamo tra Basiluzzo e lo scoglio 
Spinazzola e avanziamo verso Stromboli incantati dalla limpidezza di un mare di 
un azzurro inspiegabile.
A pochi chilometri dall’arrivo ci fotografiamo a vicenda con lo sfondo di 
Stromboli, una nube chiara sopra l’isola ci segnala l’attività del vulcano.
Passiamo Punta Lena e Punta dell’Omo e sbarchiamo soddisfatti sulla spiaggia di 
Malpasseddu, dopo pranzo ci concediamo un meritato riposo tra una risata e 
l’altra.
Montiamo le tende, ci cambiamo e andiamo tutti a cena a Scari in pizzeria dove 
ci aspettano Barbara e Sergio.
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     Duilio si diverte (ègle)  | 
    
     Betty, Marco ed Antonello a mollo al largo di Stromboli  | 
    
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     Nei pressi di Basiluzzo  | 
    
     Maurizio con Panarea sullo sfondo  | 
    
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         TiriTiriDiLLì in navigazione verso Stromboli  | 
    
     Gianni in posa con l'isola di Stromboli alle spalle  | 
    
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     Francesca pagaia verso Stromboli  | 
    
     La meta si avvicina...  | 
    
Periplo di Stromboli – 15 Km (senso antiorario)
Dopo cena a mezzanotte su iniziativa di Antonello partono per 
il periplo di Stromboli in notturna Antonello, Marco, Giulio e Gianni. La voglia 
di vedere l’attività del vulcano di notte è tanta che la canoa, questa volta 
scarica, vola sull’acqua come non mai.
Arrivati sotto la Sciara del Fuoco siamo accolti da un mare coperto da una 
leggera foschia che scopriamo prodotta dai detriti incandescenti che cadono in 
acqua. I crateri sono luminosi di un colore rosa-arancio, ad intervalli quasi 
sempre regolari il vulcano ci delizia con dei rumorosi soffioni seguiti da 
stupende sbruffate di lava.
Il tempo passa veloce e purtroppo dobbiamo fare ritorno, ripartiamo a 
malincuore.
Passiamo sotto Ginostra, la luna è ormai calata e la sua luce non ci aiuta più 
nella navigazione, infatti, poco dopo strusciamo la nostra canoa sopra uno 
scoglio. Ormai è buio fitto, a malapena riusciamo a vedere la costa, cerchiamo 
di scorgere le nostre tende nell’oscurità con l'aiuto delle torce, niente! Per 
fortuna Piero è rimasto sveglio ad aspettarci e ci segnala con la sua torcia la 
direzione da seguire.
Prima di andare a dormire, dopo una meritata doccia, brindiamo all’impresa con 
bicchierino di crema di whisky.
Sabato 6 Settembre - (Periplo di Stromboli – 15 Km) senso orario
Periplo di Stromboli – 15 Km - senso orario
Condizioni
Cielo: Sereno
Mare: Calmo
Vento: Assente
Ultimo giorno della nostra avventura alle isole Eolie: il 
programma prevede il giro dell’isola, ma lo faranno solo Duilio, Gianni e 
Maurizio con i loro kayak.
Qualcun altro decide di passare la giornata in totale relax, mentre i più 
temerari decidono di fare la salita verso la cima del vulcano. Alle ore 13 
Antonello, Daniele, Giulio, Marco e Meri s’incamminano per raggiungere il 
sentiero che inizia tra le ultime case di San Bartolo.
Cominciamo a salire, la pendenza è dolce, passata Punta Labronzo, la mulattiera 
sale fra molti tornanti terminando a quota 270 m dov’è posto il primo punto 
d’osservazione.
Arriviamo al secondo, da qui si gode una meravigliosa vista sulla Sciara del 
Fuoco lungo la quale rotolano i blocchi incandescenti dai crateri al mare. 
Decidiamo di fare la pausa per il pranzo cercando un improbabile posto 
all’ombra, ci accontentiamo di mangiare tra un paio di cespugli circondati dalle 
lucertole.
Ripartiamo, la pendenza aumenta, saliamo tra la sabbia e le rocce un po’ a 
fatica, ma la voglia di arrivare lassù non ci ferma.
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     Il nostro accampamento sulla spiaggia di Malpaseddu a Stromboli  | 
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         Maurizio a Strombolicchio  | 
      
         Gianni e Duilio durante il periplo di Stromboli  | 
    
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         Giulio durante la salita  | 
      
         Antonello, Giulio, Daniele e Meri: alle loro spalle la "Sciara del Fuoco"  | 
    
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         Si continua a salire...  | 
      
         Antonello e Marco e... Strombolicchio  | 
    
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         Sull'orlo del cratere...  | 
      
         Antonello, Daniele e Giulio  | 
    
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         Il percorso per la salita al cratere  | 
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     I preparativi per la partenza)  | 
    
     A cena in pizzeria  | 
    
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La vegetazione ormai è sparita, si comincia a camminare tra i 
pezzi di lava espulsi dal vulcano, adesso la pendenza è notevolmente aumentata. 
Non sembra, ma siamo arrivati a quota 720 m, questo è il punto dove si vedono 
meglio i crateri, il vulcano soffia in continuazione, cogliamo l’occasione per 
immortalarci in qualche foto insieme con lui.
Ripartiamo per il “rush” finale, camminiamo lungo il sentiero (quale ?) tra due 
strapiombi, si comincia a sentire un forte odore di zolfo.
Eccoci! dopo 4 ore abbiamo raggiunto la vetta del Pizzo la Fossa a quota 918 m, 
la vista è stupenda davanti a noi abbiamo l’altra vetta dei Vancori a 924 m e 
sullo sfondo il mare con l’isola di Salina.
Dopo qualche altra foto, scendiamo verso la sella “Le Croci” posta tra le due 
vette e da qui ci buttiamo letteralmente giù lungo una parete di sabbia lavica 
cosparsa di sassi. La pendenza è talmente forte che dopo 6 minuti siamo scesi di 
200 m d’altitudine!! 
Percorriamo un lungo tratto di saliscendi prima di imboccare un tortuoso e 
lunghissimo canalone, avvolto dalle piante, che ci condurrà fino al paese di 
S.Vincenzo. Soddisfatti dell’ennesima impresa, percorriamo le viuzze del paese, 
per riunirci con il resto del gruppo all’imbarco di Scari.
Appena arrivati, purtroppo, dobbiamo cominciare a rifare i bagagli, facciamo 
appena in tempo a mangiare una pizza che arriva il nostro traghetto. 
Imbarcato velocemente tutto il nostro materiale sulla nave, lasciamo a 
malincuore dopo una settimana indimenticabile, queste isole che ci hanno 
deliziato in tutti i sensi. L’ultimo sguardo, mentre siamo in navigazione, è 
ancora rivolto al vulcano, che con le sue continue emissioni luminose di lava 
sembra salutarci.
Domenica 7 Settembre
Arriviamo al porto di Napoli, sbarchiamo e carichiamo le 
nostre canoe e kayak sulle auto. Salutiamo Duilio e Francesca che si rimettono 
subito in viaggio mentre noi andiamo a fare colazione.
Ripartiamo da Napoli per riprendere l’autostrada ed arriviamo ad Ostia alle 
12:00. 
Dopo aver scaricato le canoe ci salutiamo felici per aver condiviso un’esperienza importante per la crescita di questo infaticabile gruppo.
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